Ci sono due fiumi a Parigi: quello che attraversa la città (la Senna, come noto), e quello che porta ai parigini 550.000 m³ d’acqua al giorno. Quest’ultimo si chiama Eau de Paris.
Eau de Paris vuol dire 120 litri di acqua potabile per persona al giorno, per 3 milioni e mezzo di consumatori in media: 2,2 milioni di parigini, coloro che lavorano a Parigi e i turisti.
Eau de Paris vuol dire anche 170.000 m³ d’acqua non potabile utilizzati ogni giorno per l’irrigazione dei parchi cittadini e per la pulizia delle strade.
L’acqua potabile è l’alimento più controllato. Poiché l’acqua è bene pubblico per eccellenza, al quale tutti devono avere accesso al miglior prezzo, la sua gestione a Parigi è affidata a un unico ente pubblico, Eau de Paris.
Operativa dal 1° gennaio 2010, Eau de Paris si occupa di tutti gli aspetti della gestione dell’acqua, dalla produzione alla fatturazione passando per la distribuzione; inoltre vigila sulla qualità dell’acqua erogata, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
In passato, la distribuzione era affidata a due gestori privati che si dividevano la città, rive gauche uno e rive droite l’altro. La scadenza dei contratti che legavano la capitale a queste due imprese, dopo 25 anni di delega, ha dato l’occasione alla municipalità di riappropriarsi del servizio di gestione dell’acqua. Oggi, con un costo di 2,93 € al metro cubo (IVA inclusa), l’acqua di Parigi è tra le più economiche in Francia e in Europa.
Sotto l’egida dell’assessore all’acqua, alla pulizia e alla gestione dei canali, Anne Le Strat, occorre fare la manutenzione di 1800 chilometri di tubature per la distribuzione, di 470 chilometri di acquedotti per portare l’acqua fino a Parigi e di più di 100 punti di raccolta nelle falde e presso le sorgenti. La metà del fabbisogno d’acqua dei parigini viene soddisfatta con acque sotterranee, l’altra metà con acqua prelevata dalla Senna e dalla Marna.
Chi vuole saperne di più sui dieci controlli effettuati in media su una goccia d’acqua bevuta a Parigi può recarsi al Pavillon de l’Eau (77 avenue de Versailles, Parigi). Nel 2009, 57.000 visitatori hanno potuto visitare questo luogo di informazioni ed esposizioni sull’acqua, il cui ingresso è gratuito. Al Pavillon de l’Eau si possono scoprire il percorso dell’acqua e numerosi dati storici, ecologici, tecnologici e sanitari.
In caso di problemi con l’acqua del rubinetto, la bolletta o l’abbonamento, l’utente può rivolgersi direttamente a Eau de Paris tramite telefono o scrivendo a contact@eaudeparis.fr.
01/01/2010: Nascita di un gestore pubblico dell’acqua
La decisione di creare un servizio pubblico dell’acqua a Parigi si fonda su un principio politico forte: la gestione dell’acqua, bene comune, deve essere pubblica.
Eau de Paris è un servizio pubblico locale a carattere industriale e commerciale, che dispone di autonomia finanziaria ed è persona giuridica: assicura tutte le fasi del servizio pubblico dell’acqua (produzione, trasporto e controllo della qualità dal 1° maggio 2009 e distribuzione dal 1° gennaio 2010).
Il servizio pubblico dell’acqua è strutturato intorno a due poli:
- il Comune, autorità organizzatrice del servizio pubblico dell’acqua, definisce la politica dell’acqua, fissa i grandi obiettivi e controlla la gestione*;
- Eau de Paris gestisce il servizio pubblico industriale e commerciale dell’acqua e fa capo al Comune.
Con 880 dipendenti, il nuovo servizio pubblico ha assorbito l’insieme delle persone che lavoravano presso Eau de Paris e in buona parte anche quelle che lavoravano presso i gestori privati.
Un costo più basso
Il Comune si è impegnato a congelare almeno fino al 2015 la parte riguardante l’acqua potabile del prezzo dell’acqua, in euro corrente, causandone una diminuzione relativa. Tutto ciò malgrado la tendenza al ribasso del consumo (tra l’1 e il 2% all’anno, ormai da diversi decenni) e il forte aumento delle spese per l’applicazione di norme sanitarie sempre più rigide.
La diminuzione relativa del prezzo dell’acqua è resa possibile dall’istituzione del gestore pubblico unico che permette di risparmiare circa 30 milioni di euro all’anno.
Il prezzo dell’acqua a Parigi
Al 1° gennaio 2010, il costo di un metro cubo d’acqua consumata a Parigi è pari a 2,93 € (IVA inclusa). Si divide in tre parti più o meno uguali: produzione e distribuzione dell’acqua potabile, manutenzione, tasse e spese.
A Parigi, l’acqua costa dunque in media 300 volte meno dell’acqua in bottiglia.
Il prezzo dell’acqua di Parigi è inferiore alla media regionale, nazionale ed europea.
A Parigi, la spesa per l’acqua di un nucleo familiare di quattro persone è circa 210 € all’anno. Per la quasi totalità dei nuclei familiari parigini, tale spesa è ben più bassa della soglia del 3% dello stipendio raccomandata dalle organizzazioni internazionali.
I parigini bevono l’acqua del rubinetto
Il 70% dei parigini beve principalmente o solamente acqua del rubinetto, mentre il 30% beve acqua minerale. Questa tendenza è aumentata di 15 punti percentuali in tre anni**.
Un litro d’acqua del rubinetto a Parigi emette fino a mille volte meno gas serra di un litro d’acqua in bottiglia.
Il contratto di servizio 2010-2014
Questo contratto di servizio, di una durata di cinque anni, concluso tra il gestore e il Comune di Parigi, afferma nuovamente il ruolo predominante di quest’ultimo nei quattro ambiti principali:
- la rappresentanza presso le autorità amministrative e le collettività territoriali, in particolare in materia di protezione delle risorse;
- la strategia di comunicazione diretta agli utenti e agli abbonati;
- la gestione delle situazioni di crisi;
- le relazioni internazionali e la solidarietà per l’accesso all’acqua e alla bonifica.
Il contratto pone al gestore dieci grandi obiettivi di natura sociale, ambientale, economica e tecnica, completi di indicatori di prestazione:
- garantire un approvvigionamento di acqua di qualità, in ogni circostanza;
- porre l’utente al centro del servizio dell’acqua;
- assicurare una gestione rigorosa e trasparente;
- garantire l’accesso all’acqua;
- assicurare l’ottima prestazione della rete e delle installazioni;
- mantenere un alto livello di manutenzione e di valorizzazione del patrimonio;
- sviluppare una visione prospettica del sistema di approvvigionamento dell’acqua;
- offrire un modello di impresa socialmente avanzata;
- sviluppare un sistema di gestione certificato ed ecologicamente responsabile;
- seguire l’evoluzione del servizio dell’acqua non potabile.
L’inquinatore-pagante
Nell’elaborazione del Piano direttivo di sistemazione e di gestione delle acque del bacino Senna-Normandia 2010-2015, il Comune ha insistito sul rafforzamento degli obiettivi di buona qualità delle acque e sull’applicazione del principio dell’inquinatore-pagante per equilibrare i canoni tra agricoltura, industria e altri utenti.
Utenti più impegnati…
Accanto alle associazioni ambientaliste e alle persone qualificate, tra gli organismi dirigenti del gestore Eau de Paris è rappresentata anche l’associazione dei consumatori UFC Que Choisir.
…e meglio informati, con l’Observatoire parisien de l’eau
Dato che la bolletta dell’acqua viene nella maggior parte dei casi diluita nell’insieme delle spese collettive legate all’abitazione, la politica sull’acqua non balza all’occhio: il Comune desidera perciò informare gli utenti, sfruttando in particolare l’Observatoire parisien de l’eau.
Composto di eletti, associazioni di consumatori, inquilini, organizzazioni di proprietari, locatori sociali, associazioni per la protezione dell’ambiente, sindacati e partner del servizio pubblico parigino dell’acqua, l'Osservatorio è un luogo di dibattito, di informazione, di iniziative e di studi. Le riunioni sono pubbliche e annunciate sul portale del Comune di Parigi (www.paris.fr).
Nuovi servizi ai parigini
Eau de Paris propone:
- un numero telefonico unico (09 74506507, a tariffa telefonica urbana), che permette agli abbonati e agli utenti parigini di comunicare con Eau de Paris in qualsiasi momento;
- un sito Internet (www.eaudeparis.fr), che presenta un’area dedicata agli abbonati e agli utenti parigini; il sito fornisce in particolare informazioni sull’origine e sulla qualità dell’acqua del rubinetto, sugli eco-gesti e sui servizi per gestire il proprio abbonamento e i propri consumi;
- la generalizzazione della bolletta elettronica, che permette di informare gli abbonati sul loro consumo d’acqua e di aiutarli a contrastare le perdite e gli sprechi; grazie alla bolletta Internet gli abbonati potranno accedere gratuitamente alla cronistoria dei loro consumi, agli avvisi sulle perdite e all’individuazione di consumi anormali;
- test a richiesta sui parametri dell’acqua erogata dal rubinetto (microorganismi, piombo, ecc.), per gli utenti che desiderano diagnosticare lo stato della loro rete interna.
Un milione di analisi all’anno
L’acqua del rubinetto è l’alimento più controllato in Francia, con un milione di analisi all’anno. Queste analisi vengono realizzate per rispondere ai 56 criteri sulla potabilità definiti per legge (parametri fisico-chimici, microbiologici, organolettici, come colore, sapore e odore ecc.) e sono completate dai controlli del Ministero della Sanità, realizzati dalla Direction des Affaires Sanitaires et Sociales (DASS) di Parigi.
Un laboratorio integrato di analisi e di ricerca
L’instaurazione del gestore pubblico unico permette un miglior controllo della qualità dell’acqua, tramite l’integrazione in Eau de Paris di un importante laboratorio di ricerca e analisi. Un’equipe di 80 persone sorveglia quotidianamente la qualità dell’acqua distribuita e conduce attività di studio e ricerca sull’acqua potabile.
L’acqua potabile nelle strade
A Parigi ci sono 953 punti di distribuzione pubblica di acqua potabile, tra cui 3 fontane alimentate dalla falda dell’Albiano (pozzi di Lamartine, Butte aux Cailles e Place de la Madone), 120 fontane Wallace e 4 fontane “del millennio”. Le altre fontane si trovano nei parchi, negli square, nei giardini e nei cimiteri.
La visibilità e la disponibilità di questi punti d’accesso all’acqua potabile nelle strade di Parigi saranno migliorate e ne saranno allestiti di nuovi.
Dimezzare la bolletta dei nuclei familiari meno abbienti
La tipologia degli alloggi di Parigi, tra i quali prevale l’appartamento in condominio, quindi l’abbonamento collettivo, non permette di individualizzare nella maggior parte dei casi né i consumi né le bollette.
Per compensare una parte della bolletta dei nuclei familiari meno abbienti è stato quindi concepito un aiuto all’acqua: nel 2010 sono state aiutate 44.000 famiglie con un contributo medio di 112 €, pari a più della metà della loro bolletta. Il che corrisponde a un costo annuale di 5 milioni di euro per il Comune.
Le bollette impagate: garantirne meglio la copertura finanziaria
Si prevede anche un importante aumento dell’attuale copertura finanziaria delle bollette dell’acqua impagate, tramite il Fond social au logement (FSL). Finora i due distributori privati dell’acqua destinavano a tale copertura 175.000 € all’anno.
La partecipazione del gestore è fissata ora a un minimo di 250.000 €, con un aumento del 50%. Il nuovo regolamento del servizio pubblico dell’acqua offre la possibilità al Comune di garantire la fornitura d’acqua agli occupanti di un alloggio a prescindere dalla loro situazione.
Diritto all’acqua per i senzatetto
Sarà sviluppato inoltre un dispositivo di gestione sociale dell’acqua per garantire pieno accesso all’acqua alle persone in difficoltà, senzatetto compresi. Eau de Paris si è impegnata di fronte alle componenti sociali che lavorano per il loro reinserimento. Le associazioni che si occupano dei senzatetto sul terreno possono così disporre di carte per informare su dove si trovino i punti pubblici di distribuzione dell'acqua e avere taniche per poter fornire l'acqua alle persone in difficoltà. Altre azioni, attualmente in fase di studio, saranno organizzate nel 2010.
I numeri
3,5 milioni di consumatori al giorno
93.500 abbonati per 2,2 milioni di abitanti: la maggior parte corrisponde a contatori collettivi 550.000 metri cubi d'acqua potabile consumati in media al giorno a Parigi, equivalenti a 120-130 litri al giorno per persona per le necessità individuali 170.000 metri cubi d’acqua non potabile utilizzati in media ogni giorno (irrigazione di parchi e giardini, pulizia delle strade) rendimento del 96% per la rete pubblica dell’acqua potabile (miglior rendimento in Francia)
102 punti di raccolta nelle regioni di Provins, Sens, Fontainebleau e Dreux, che soddisfano il 50% del consumo d’acqua di Parigi
2 fiumi, Senna e Marna, dai quali è prelevato il 50% dell’acqua distribuita ai parigini
470 kilometri di acquedotti 3 acquedotti principali: Vanne, Loing e Avre
4 unità di trattamento delle acque sotterranee: Longueville, Sorques, Saint-Cloud e Haÿ-les-Roses
2 impianti di trattamento dell’acqua di superficie: Orly sulla Senna e Joinville sulla Marna
5 serbatoi principali: Haÿ-les-Roses, Les Lilas, Saint-Cloud, Ménilmontant e Montsouris, per una capacità totale di 1,1 milione di metri cubi, equivalente a circa due giorni di consumi;
3 serbatoi sopraelevati per alimentare i quartieri alti di Parigi
1800 kilometri di tubature in città
3 agenzie per le relazioni con gli abbonati e gli utenti
il Pavillon de l’eau (77 avenue de Versailles, Parigi), luogo di informazione e di sensibilizzazione sull’acqua, ha accolto nel 2009 più di 57.000 visitatori
Traduzione di “L’eau”, articolo pubblicato il 19/04/2010 sul sito paris.fr e disponibile all’indirizzo http://www.paris.fr/portail/politiques/Portal.lut?page_id=9706&document_type_id=5&document_id=82999&portlet_id=24008.
*il sistema di gestione di Eau de Paris si chiama "régie", termine che designa un'azienda pubblica autonoma incaricata della gestione di un servizio pubblico e indica al tempo stesso la modalità di gestione di questo stesso servizio
**Fonte: « Le baromètre sur le service de l’eau à Paris en 2009 : les particuliers », MV2 ETC.
martedì 23 novembre 2010
Eau de Paris
domenica 21 novembre 2010
Acqua libera - Acqua venduta
Nel video: Il processo dell'acqua. Intervista doppia del Meetup Amici di Beppe Grillo Napoli, "Acqua libera" e "Acqua venduta" a confronto.
martedì 16 novembre 2010
Moratoria subito!
Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari promossi dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua e da una grandissima coalizione sociale raccolta nel Comitato Promotore. [...]
Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto un’imprescindibile questione di democrazia: sulla gestione di un bene essenziale alla vita la decisione non può essere delegata ad alcuno ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum.
lunedì 8 novembre 2010
Abuela Grillo
Abuela Grillo
par denichapon. - Court métrage, documentaire et bande annonce.
Abuela Grillo, un cartone animato breve prodotto dal danese The Animation Workshop. Creato da The Animation Workshop, Nicobis, Escorzo, e la Comunidad de Animadores Bolivianos, con l'appoggio del governo danese.
Animato da 8 animatori boliviani, diretto da un francese, musica boliviana... Adattamento di un mito ayoreo.
Il blog di Abuela Grillo
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Guerra dell'acqua,
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sabato 6 novembre 2010
4 DICEMBRE 2010 GIORNATA DI MOBILITAZIONE MONDIALE
Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell’acqua, promossi dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua e da una grandissima coalizione sociale raccolta nel Comitato Promotore.
Hanno posto la loro firma per una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale ad un bene comune,contro ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.
Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto un’imprescindibile questione di democrazia: sulla gestione di un bene fondamentale per la vita : questa importante decisione non può essere delegata ad alcuno, ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum.
Per questo, per non tradire la fiducia e le aspettative della popolazione, chiediamo la MORATORIA:
un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla “ legge Ronchi”e per la soppressione degli ATO.
La battaglia per l’acqua, per la sua riappropriazione sociale , per la sua gestione pubblica e partecipata, è di per se un valore che si inserisce in un orizzonte più vasto: quella della tutela dei diritti e dei beni comuni , della “ Madre Terra “ nostra casa comune!
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